
Attraverso la città grigia, sradicata dei colori autunnali, con gli occhi dentro il libro della Ortese: un recupero significativo in questi giorni di Sud abbattuto e ucciso, come la norma civile prevede.
La povertà significa orrore, non ha nulla di affascinante, respinge l’anima e condanna gli uomini.
“Una miseria senza più forma, silenziosa come un ragno, disfaceva e rinnovava a modo suo quei miseri tessuti, invischiando sempre più gli strati minimi della plebe, che qui è regina. Straordinario era pensare come, in luogo di diminuire o arrestarsi, la popolazione cresceva, ed estendendosi, sempre più esangue, confondeva terribilmente le idee all’Amministrazione pubblica, mentre gonfiava di strano orgoglio e di più strane speranze il cuore degli ecclesiastici. Qui, il mare non bagnava Napoli. Ero sicura che nessuno lo avesse visto, e lo ricordava. In questa fossa oscurissima, non brillava che il fuoco del sesso, sotto il cielo nero del sovrannaturale”.